Pubblicata il: 10 Giugno 2024
Trekking Lukla - Everest Base Camp
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ceciliatrevisini
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Descrizione
Un’esperienza unica! Ho amato il Nepal profondamente, il popolo nepalese è veramente accogliente e il loro sorriso contagioso. Qui però non vi parlo del Nepal ma dello strabiliante trekking di 10 giorni che mi ha portato da Lukla (2840 mt) fino all’Everest Base Camp (5364 mt) e poi ancor più su fino alla vetta del Kala Pattar (5644 mt). Troverete mille video/siti in rete che vi parlano di questo trekking e delle varie tappe che comunque ho segnato nell’itinerario. Quello che voglio condividere con voi sono alcune riflessioni sui cambiamenti profondi che questa esperienza ti lascia. La vera sfida per me è stata a livello mentale, si camminava 8/9 ore al giorno, con pendenze variabili, dal piano a scalinate quasi verticali scavate nella roccia. Per me è stato necessario avere una grande forza mentale per non mollare e continuare un passo dopo l’altro. I primi 2/3 giorni passano abbastanza sereni, l’altitudine si sente ma è tutto molto sopportabile. Il vero giro di boa si ha a Namche Bazar, dove finisce la vacanza e inizia la sfida con se stessi.. non con la natura, non con la montagna, quella la puoi solo ammirare.. lei è la regina incontrastata. Con tanta umiltà un passo alla volta puoi avventurarti nei suoi segreti, nelle sue valli, nei suoi villaggi, incontrare volti, una cultura diversa, assaporare il silenzio, la maestosità, sentire sulla pelle quell’immenso di cui finalmente fai parte.. anche se sei solo un granello di polvere del tutto. Più si prosegue nel cammino, più l’altitudine comincia a spezzarti il fiato, i passi diventano sempre più corti, le gambe pensanti.. perfino fermarti e aprire lo zaino è faticoso. Si accumula tanta stanchezza,a causa della scarsità dell’ossigeno si mangia poco e si dorme male e questo porta ad avere sempre meno energie. Ma dentro intanto scavi nel profondo, senti quanto sei umano e fallace ma anche capace di imprese grandi con la mente dalla tua parte. Il corpo si prosciuga e si affatica ma la forza interiore aumenta, si va avanti, non si molla. Se sei fortunato puoi anche incontrare la magia della montagna.. sei solo con te stesso mentre cammini, ma in realtà non lo sei mai.. il Sagarmatha è lì con te, la forza della natura è lì con te. Il momento più bello in assoluto per me è stata la scalata alla vetta del Kala Patthar, la scalata avviene in notturna così al sorgere del sole puoi ammirare l’Everest di fronte a te. Si parte alle 4 di mattina con il freddo che ti taglia la faccia, il buio è impressionante anche se le stelle e la luna sono così luminose da rimanere incantati, e dopo 2/3 ore di salita ti siedi in cima alla vetta, con i tuoi compagni e la luce invade la valle, si sente il caldo finalmente sul viso e con il fiatone per la stanchezza e l’altitudine senti la gioia pura.. in quel momento sei vivo e ti ami profondamente per tutto quello che hai fatto e dato per arrivare lì, a quel momento, che non scorderò mai.
Consigli utili
Il trekking va affrontato con attrezzatura di buon livello così da avere massimo comfort e minimi problemi
Una preparazione fisica pre partenza non è necessaria ma caldamente consigliata per arrivare fino al campo base in buono stato
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