Pubblicata il: 21 Ottobre 2024

Gole dell’Alcantara. Trekking fluviale

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Descrizione

Le altissime pareti di basalto che si gettano sul fiume Alcantara formandone le famose gole danno vita a uno spettacolo geologico di acqua e roccia compreso nel Parco fluviale dell’Alcantara. Cascatelle, pozze, anse e “gurne”, piccoli specchi d’acqua cristallina, si insinuano nel canyon roccioso che qui, all’altezza di Motta Camastra, ormai in vista della foce, assume le forme più bizzarre. Prismi lavici a ventaglio, a canna d’organo, a catasta di legna incastonano le gole, che si possono ammirare da terrazze panoramiche ma soprattutto, quando il livello dell’acqua lo consente, “toccare con piede” in trekking fluviali di diversa difficoltà, semplicemente indossando scarpe comode oppure alti stivaloni e salopette di gomma, o ancora, i più arditi, muta e caschetto per emozioni a tutto canyoning.


Tutto ebbe inizio da un’antichissima colata eruttiva dell’Etna e dal millenario lavoro di erosione che l’acqua del fiume Alcantara vi praticò sopra, scavando quella profonda incisione che sono le gole. Una storia arcaica, che si può leggere con il naso all’insù dal greto del fiume osservando con stupore le due pareti laviche che orlano l’acqua e che in certi tratti sono così vicine che sembrano toccarsi. Alte fino a 30 m, hanno spessore e orientamento diversi: dal basso, si capisce che le formazioni “a canna d’organo”, “ad arpa” e “a ventaglio” scorrono verticali, mentre quelle a “cataste di legna” hanno andamento orizzontale. In un attimo, l’occhio si abitua a un altro incanto, perché alle perfette geometrie rocciose rispondono le cromie di una natura ancora incontaminata e di una flora variopinta, tra orchidee, viole e ginestre e il volo leggero del falco pellegrino o del piccolo martin pescatore.
Non è necessario essere escursionisti esperti per godere di tanta meraviglia. Alla base degli imponenti basalti colonnari si scende agevolmente tramite ascensore e altrettanto agevolmente si passeggia lungo il cosiddetto sentiero delle Gole, dove nessuno resiste alla tentazione di immergere piedi e gambe nelle acque tonificanti dell’Alcantara, così limpide che persino Venere, si narra, era solita bagnarsi.
Stivaloni e salopette non sono particolarmente comodi, ma occorrono se si vuole seguire il vero e proprio trekking fluviale, una facile quanto suggestiva passeggiata nell’acqua che punta verso valle: dopo essere stati “accarezzati” dalle rapide del fiume, qui particolarmente dolci, lo si risale per un centinaio di metri all’interno del canyon tra cascatelle e rocce laviche. La vera avventura, però, inizia quando, dotati di muta, elmetto e calzari, e rigorosamente accompagnati da guide esperte, si affrontano controcorrente le acque dell’Alcantara “avvolti” dall’abbraccio roccioso delle sue altissime pareti. Dopo la fatica, un adrenalinico ritorno, in cui, abbandonandosi alla corrente, ci si lascia trasportare dal fiume tra sassi, spruzzi e cascate.
Lo sforzo di arrivare alle gole la mattina presto ripagherà sportivi e non, che potranno ammirare i mutevoli giochi di luce creati dai raggi del primo sole tra le fenditure delle rocce grigio-argentee e la superficie del fiume. Per tutti, un’unica avvertenza: l’acqua dell’Alcantara è gelida; la sua temperatura non supera mai i 9 gradi centigradi.

Luoghi dell'esperienza

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Punto d'interesse

55FF+HH Bololo, Chad

Punto d'interesse

Gole dell’Alcantara

PARCO FLUVIALE DELL'ALCANTARA
www.parcoalcantara.it
L’ Alcantara, uno dei più importanti fiumi siciliani, nasce sui monti Nebrodi a 1250 m di quota e scorre per oltre 50 km fino a sfociare nel Mar Ionio nei pressi di Capo Schisò, nel territorio di Giardini Naxos. Il suo corso, che rientra interamente nel Parco Fluviale dell’Alcantara, area protetta di altissimo valore naturalistico e paesaggistico, segna in gran parte il confine tra il territorio di Messina e quello di Catania.
Il fiume deve la sua fama alle originali formazioni laviche che si possono osservare in diversi tratti del suo corso, esito del lento e incessante scorrere delle acque sul corpo lavico formatosi nel suo alveo in seguito a un’eruzione preistorica dell’Etna. Le altissime fessurazioni verticali (dette anche forre laviche) che si sono prodotte sono particolarmente impressionanti nel tratto che si sviluppa per oltre 6 km in località Fondaco Motta, nel comune di Motta Camastra, dove si trova l’accesso alle gole dell’Alcantara. Qui le pareti basaltiche sono alte fino a 30 m e larghe da 2 a 5.
Per scendere all’alveo del fiume, il clima deve consentirlo. Le gole, infatti, sono accessibili a partire dalla tarda primavera fino alle piene di ottobre: solo in questi mesi il livello del fiume si abbassa sufficientemente da poter percorrere a piedi le poche centinaia di metri (tra i 50 e i 200) della piccola spiaggia lungo il fiume o praticare il canyoning. Negli altri periodi, quando l’acqua “viaggia” alla velocità di 9 m3 al secondo, è possibile ammirarle solo dalle terrazze panoramiche all’imbocco della fenditura.
Tra laghetti e cascate d’acqua gelida, soprattutto in primavera, una flora rigogliosa fa mostra di sé: vari tipi di orchidee, viole, papaveri, ginestre, peonie, anemoni, mirto, rosa canina, fichi d’India, oleandri si insinuano tra le rocce, mentre, a quote più basse, il bacino dell’Alcantara presenta distese di querceti, noccioleti, agrumeti, vigneti. Quanto all’avifauna, è rappresentata da circa 200 specie di uccelli, tra cui il falco pellegrino, il gheppio, il lodolaio, la tortora selvatica, il martin pescatore, la coturnice, la garzetta, il corvo imperiale. Nell’acqua nuotano la trota iridea, l’anguilla e il ghiozzo, mentre a riva saltella il raro discoglosso dipinto, piccolo anfibio tipico della Sicilia, e striscia il l’innocuo colubro leopardino, rettile dagli splendidi colori.

PARCO BOTANICO E GEOLOGICO GOLE DELL'ALCANTARA
Via Nazionale 5, Motta Camastra (ME)
www.golealcantara.it
Condizioni di visita: a pagamento
Le gole sono meta di appassionati di escursionismo di tutti i livelli e di chi vuole vivere un’esperienza emozionante nella natura. Ai tre percorsi “classici” (il sentiero delle Gole, che prevede la discesa al fiume in ascensore, una passeggiata sul greto e la risalita sempre in ascensore; il trekking fluviale, con assistenti fluviali e indossando salopette impermeabili e stivali disponibili in loco, e il canyoning, con accompagnamento di guide e dotati di muta, casco e calzari forniti sul posto), si può affiancare una passeggiata lungo il sentiero naturalistico del Parco botanico e geologico Gole dell’Alcanatara, dove è possibile conoscere l’incredibile varietà della flora dell’Alcantara, e la visita al Mol – Museum of Land, una breve ma intensa immersione multimediale in 4d per vivere in prima persona l’esplosiva vicenda geologica delle gole.