Alla scoperta di un'osmiza a Trieste

Vi siete mai chiesti che cosa succede quando un gruppo di amici con gusti alimentari diversi si ritrova in un'osmiza a Trieste? Vi do un indizio: molto vino, molta risata e un'avventura culinaria che accontenta tutti. La nostra giornata inizia con la ricerca della perfetta osmiza, un luogo dove tutto, ma proprio tutto, arriva direttamente dalla fattoria dietro l'angolo. Quando finalmente ci sediamo, la vista è mozzafiato: colline, vigneti e il mare all'orizzonte. L'atmosfera è rilassata, quasi familiare. Ci sentiamo già a casa. Ora, parliamo di cibo. Io, da brava vegetariana, mi sono goduta un tagliere di formaggi locali con miele e noci, accompagnato da un'insalata di stagione con verdure appena raccolte. I miei amici, invece, si sono tuffati su salumi freschi, come il prosciutto crudo e il salame, che a giudicare dalle loro facce, erano pura poesia. Il tutto, ovviamente, innaffiato da un vino rosso corposo, anch'esso a chilometro zero. Ogni sorso sembrava raccontare una storia di terra, sole e lavoro. Il proprietario dell'osmiza ci ha raccontato come coltiva personalmente le viti e seleziona i prodotti per garantire qualità e freschezza. Insomma, tra piatti genuini e vino a volontà, abbiamo concluso la giornata con lo stomaco pieno e il cuore leggero. Se cercate un posto dove il cibo ha un'anima e ogni boccone sa di casa, l'osmiza è quello che fa per voi!

Per rendere l'esperienza in osmiza (e in generale) più sostenibile, porta sempre con te una borraccia riutilizzabile, così da evitare l'acquisto di bottiglie di plastica. Inoltre, cerca di favorire il carpooling con gli amici per ridurre l’impatto ambientale del viaggio. Quando possibile, scegli piatti vegetariani o vegani: l'osmiza offre ottime opzioni a base di formaggi e verdure locali, che riducono l'impronta di carbonio rispetto alle carni. Infine, supporta le osmize che adottano pratiche sostenibili, come l'uso di energia rinnovabile o packaging biodegradabile.