Pubblicata il: 3 Novembre 2024
Van Gogh, "Il giardino del manicomio"
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Leandra77
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Descrizione
Roma, nel 2022 andai a vedere la mostra di Vincent Van Gogh a Palazzo Bonaparte, con le sue opere forse meno conosciute,del suo periodo forse più buio o forse più rivelatore. Dall’appassionato rapporto con gli scuri paesaggi della giovinezza allo studio sacrale del lavoro della terra scaturiscono figure che agiscono in una severa quotidianità come i raccoglitori di patate, i tessitori, i boscaioli, le donne intente a mansioni domestiche o affaticate a trasportare sacchi di carbone o a scavare il terreno; atteggiamenti di goffa dolcezza, espressività dei volti, la fatica intesa come ineluttabile destino. Tutte queste sono espressione della grandezza e dell’intenso rapporto con la verità del mondo di Van Gogh. Così, quando vidi " Il giardino dell’ospedale a Saint Rémy ", ne rimasi profondamente colpita, dai colori, dalla pace che quel luogo riusciva ad ispirare, un senso di calma e dolcezza; mi aspettavo cromaticità scure, pennellate violente ed incomprensibili e invece... La quiete. Vi ho poi voluto donare altri dipinti che ho visto in quella mostra, come il suo autoritratto, il mulino, il mazzo di fiori... Ma Van Gogh va scoperto, assaporato, gustato personalmente... Una frase mi colpì dell' autore, stava lì incisa : " Quanto sbaglia l' uomo che non si considera piccolo, che non si rende conto di non essere che un atomo".
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