In cammino verso il Colle del Nivolet

Certe avventure si vivono meglio se condivise con chi ci capisce anche senza parlare. È così che io e la mia cagnolina abbiamo affrontato uno dei trekking più belli della Valsavarenche: l’ascesa al Colle del Nivolet, con base al Camping Gran Paradiso, un’oasi immersa nel verde, perfetta per chi cerca natura, quiete e autenticità. Il camping è un piccolo paradiso nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso: piazzole ben curate, chalet in legno, e tutto intorno una cornice di boschi e montagne che toglie il fiato. Il personale è accogliente e attento anche agli amici a quattro zampe – e per noi questo fa davvero la differenza. Partiti di buon mattino da Pont Valsavarenche, abbiamo imboccato il sentiero che conduce al Colle del Nivolet. Il percorso è ben segnato, e si sviluppa tra lariceti, ruscelli cristallini e valloni che sembrano usciti da un libro di fiabe. La mia cagnolina, curiosa e felice, camminava con passo leggero, annusando ogni angolo e fermandosi di tanto in tanto ad ammirare (o forse ascoltare) il silenzio maestoso della montagna. Il sentiero si fa via via più panoramico, con viste spettacolari sulle cime del Gran Paradiso, sulla parete del Ciarforon e sui ghiacciai eterni che brillano al sole. L’arrivo al Colle del Nivolet è una piccola conquista: siamo a oltre 2600 metri, tra cielo e terra, circondati solo da vento, silenzio e libertà. Lei, la mia compagna pelosa, si è sdraiata accanto a me sull’erba, con lo sguardo sereno e il muso rivolto al sole. In quel momento ho capito che non serve molto per essere felici. Dopo una pausa rigenerante, il rientro è stato dolce, con il cuore pieno di gratitudine. Ritornati al camping, ci siamo concessi una cena semplice sotto le stelle e un lungo momento di riposo, con il suono del torrente come ninna nanna. Questo trekking al Colle del Nivolet non è stato solo un’escursione, ma un’esperienza di connessione profonda con la natura e con chi ci accompagna nel viaggio, zampa dopo zampa. Una giornata che resterà nel cuore – e nel pelo polveroso di felicità della mia cagnolina.