Campo del Sole

Quando scatta la primavera, uno dei miei piaceri più semplici e autentici è andare al Campo del Sole a Tuoro sul Trasimeno. È un luogo che ha qualcosa di sospeso, quasi magico. Le grandi sculture in pietra arenaria, disposte in cerchio, sembrano silenziose sentinelle che osservano il tempo passare. Mi piace camminare tra di loro, toccarle, sentire il calore del sole che scalda la superficie ruvida e viva delle opere. L’erba inizia a rinverdire, il lago riflette il cielo limpido e c’è una calma che raramente trovo altrove. Mi siedo spesso sul prato, con un libro o semplicemente in silenzio, lasciando che il vento mi passi addosso. Il sole primaverile non brucia, accarezza. Intorno, qualche famiglia in gita, un paio di ciclisti, magari qualcuno che suona una chitarra. Tutto ha un ritmo lento, naturale. Non c’è bisogno di fare molto: è un luogo che basta a se stesso. Ogni volta che torno, il Campo del Sole mi accoglie come se non fosse passato un solo giorno. È il mio modo personale di salutare la primavera, con arte, natura e una pace rara.