Castello di Varosliget

C'era una volta… una viaggiatrice con la curiosità di un detective e il senso dell’orientamento di un gabbiano in una tempesta. Quel giorno, Budapest splendeva sotto un cielo azzurro quando mi ritrovai davanti al Castello di Vajdahunyad (Varosliget, per gli amici). Sì, quello che sembra appena uscito da una favola gotica, ma con un tocco di Disneyland... senza le code. Il castello non è proprio antico, costruito alla fine dell’Ottocento per una fiera, ma a Budapest sanno come fare le cose in grande, e qui l’atmosfera è degna di una saga medioevale. Passeggiando tra i cortili, immaginavo cavalieri in armature lucenti, dame velate e, ovviamente, fantasmi un po' annoiati che si aggirano tra le torri gotiche (che, detto tra noi, sono un po' finte, ma comunque scenografiche). E qui parte la parte ironica: hai presente quei momenti in cui ti aspetti che un nobile fantasma ti racconti storie d’amore disperate o battaglie epiche? Beh, io mi sono ritrovata nel mezzo di un matrimonio locale. Il "fantasma" della giornata era uno sposo nervoso che cercava di non svenire, circondato da parenti agghindati come se fosse una sfilata di moda. Dopo aver evitato di essere accidentalmente immortalata nelle foto di famiglia, mi sono infilata in un sentiero laterale, alla ricerca di un qualche passaggio segreto. No, niente labirinti sotterranei (credo), ma una simpatica sorpresa mi attendeva: un piccolo lago accanto al castello, perfetto per sognare storie di sirene e draghi nascosti tra le alghe. Ma la vera chicca? Un presunto fantasma del castello! Si dice che lo spirito di un antico guardiano vaghi ancora di notte tra i portici. Avrò cercato invano di attirarlo con la mia torcia dello smartphone (perché si sa, i fantasmi sono più tecnologici di quello che pensiamo), ma niente da fare. Tuttavia, quel leggero brivido lungo la schiena rimarrà con me… forse era solo una folata di vento, o forse no? Insomma, il Castello di Vajdahunyad è il posto perfetto per una giornata fuori dall’ordinario: un po’ di storia, un po’ di magia, e giusto quel pizzico di ironia che rende tutto più memorabile. E se non incontrerai un fantasma, beh, magari ti imbatterai in una coppia di sposi stressati.