Pubblicata il: 26 Gennaio 2025

Cucina romana a Udine

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L’inizio dell’esperienza: il carciofo alla giudia Il carciofo alla giudia è, senza dubbio, uno dei simboli culinari di Roma, e trovare un’interpretazione perfetta di questo piatto non è sempre facile. La croccantezza esterna, unita alla morbidezza del cuore del carciofo, ci ha conquistato sin dal primo assaggio. La frittura era impeccabile: asciutta, dorata, priva di eccessi di olio. Il carciofo sprigionava un profumo delicato ma al tempo stesso deciso, segno della sua freschezza e della qualità della materia prima. Ogni boccone era un’esplosione di sapori che ci ha trasportato direttamente nei vicoli del Ghetto ebraico, dove questa ricetta ha avuto origine. Primi piatti: la tradizione in trionfo La vera anima della cucina romana si riflette nei primi piatti, e in questa occasione abbiamo avuto l’onore di assaggiare alcune delle preparazioni più iconiche della tradizione: 1. L’Amatriciana: La pasta all’amatriciana, con il suo sugo rosso avvolgente e il pecorino che regala quel tocco di sapidità in più, era perfetta. Il guanciale era croccante, saporito, tagliato con la giusta consistenza e cotto fino a raggiungere quella delicatezza che si scioglie in bocca. Il pomodoro, denso e corposo, non copriva i sapori, ma li esaltava. La pasta era cotta al dente, come da tradizione, permettendo di godere appieno della qualità degli ingredienti. 2. La Cacio e Pepe: Un piatto che, nella sua apparente semplicità, richiede una tecnica sopraffina per risultare davvero perfetto. Qui la cremosità del pecorino si legava con eleganza al pepe, creando una salsa vellutata che avvolgeva ogni spaghetto. Il bilanciamento tra la piccantezza del pepe e la sapidità del formaggio era impeccabile, dimostrando una maestria assoluta nella preparazione. 3. La Gricia: Considerata la “madre” dell’Amatriciana, la Gricia è una celebrazione della semplicità. Anche qui la qualità del guanciale era indiscutibile: dorato al punto giusto, croccante fuori e morbido dentro. Il pecorino, presente in abbondanza ma mai eccessivo, si amalgamava perfettamente alla pasta, creando un equilibrio di sapori che esprimeva la quintessenza della cucina romana. I secondi piatti: un finale degno di nota Passando ai secondi, la cucina non ha tradito le aspettative e ha continuato a regalarci soddisfazioni. 1. Le polpette al sugo: Questo piatto ci ha riportato ai sapori di casa, quelli che scaldano il cuore e l’anima. Le polpette, morbide e succulente, erano chiaramente preparate con ingredienti di qualità e un mix di spezie ben dosato. Il sugo, ricco e saporito, era il compagno perfetto, capace di esaltare ulteriormente il sapore delle polpette. Impossibile resistere alla tentazione di fare la “scarpetta” con il pane, ulteriore conferma dell’autenticità e bontà del piatto. 2. Saltimbocca alla romana: Questo classico della tradizione romana è stato interpretato con grande abilità. La carne era tenerissima, impreziosita da un delicato strato di prosciutto e foglie di salvia che donavano<@17379031

Luoghi dell'esperienza

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Punto d'interesse

Osteria Romana Al Vapore, Udine, UD