Pubblicata il: 8 Febbraio 2024
L'osteria fuori porta di Dalla e Guccini🍝🎵
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“Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta”, cantava Francesco Guccini nel 1974, dando vita a una delle canzoni che hanno fatto la storia del cantautorato italiano degli anni ‘70 🎵. Le canzoni, però, partono sempre da esperienze di vita realmente vissute…di cosa parla Guccini quando parla di “osterie di fuori porta”? 𝗢𝗦𝗧𝗘𝗥𝗜𝗘 𝗙𝗨𝗢𝗥𝗜 𝗣𝗢𝗥𝗧𝗔 Le osterie di fuori porta erano le vecchie osterie che si trovavano - alcune, si trovano ancora - fuori le porte delle antiche mura di Bologna. Artisti, cantautori e intellettuali si rifugiavano tra i tavoli di queste osterie, bevendo vino 🍷, strimpellando canzoni con la chitarra 🎸 e parlando di massimi sistemi mentre mangiavano i piatti della cucina povera tradizionale, spendendo pochissimo. Le osterie fuori porta sono l’emblema della cultura bolognese 🍝. Molte, negli anni, hanno chiusi i battenti, ma alcune sono riuscite a resistere al cambiamento dei tempi, restando sempre sé stesse. 𝗗𝗔 𝗩𝗜𝗧𝗢 Tra queste, ce n’è una che ha fatto la storia❤️. E’ la Trattoria Da Vito fuori porta San Donato, non distante dalla zona universitaria e da via Zamboni. Da Vito era una delle osterie frequentate più spesso da Dalla e Guccini: al suo interno ci sono tantissime foto che ritraggono i due cantautori mentre mangiano, cantano e suonano 📸. Assidui frequentatori erano anche Morandi, Eco, Vecchioni, Fo, Benigni, Gaber…a mezzanotte si toglievano le tovaglie e si iniziava a giocare a carte ♠️. Il locale è semplicissimo, molto spoglio: tavolinetti in plastica nella veranda in legno, tende verdi, fotografie e ricordi ovunque. Una di quelle classiche trattorie di una volta, in cui segnano l’ordine sui foglietti di carta 📝! C’è un bancone pieno di amari, ci sono libri ovunque e le tovagliette a quadretti rossi e bianchi. Non c’è musica in sottofondo, l’unico rumore è quello della gente che parla animatamente, di tutto: è quel caos di rumori, mescolato alla tranquillità d’animo, che rende ancora più caratteristica un’osteria! Bologna “la grassa, la dotta, la rossa” è qui! 𝗠𝗘𝗡𝗨’ I prezzi sono praticamente fermi nel tempo, con primi da 7,50€ a 9€ e secondi che non superano i 10,50€. Tutto è rigorosamente bolognese: tagliatelle al ragù, lasagna, tortellini e tortelloni, gramigna, cotoletta alla bolognese. Più qualche grande classico della cucina casereccia, come lo spezzatino, il bollito o la torta di riso. E la zuppa inglese, iconica. Semplice, abbondante, genuino, autentico e buonissimo! Non potevo che prendere un bel piatto di tagliatelle colme di sugo e farci la scarpetta 🍴. Il vino è solo quello della casa e non esistono calici, al massimo potete ordinare un quartino a 2,50€. Proprio come una volta 🍷. L’ho amato profondamente, mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, nell’epoca del passato in cui avrei voluto vivere, in una delle mie città preferite al mondo ❤️. Se amate Bologna, il cantautorato, la cucina semplice e autentica e gli anni ‘70 dovete assolutamente andarci!
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