Roma delle chiese nascoste - Santa Maria dell'Orto

Nel cuore di Trastevere, all'incrocio tra via Anicia e via Madonna dell'Orto, sorge la Chiesa di Santa Maria dell’Orto, un gioiello storico-artistico spesso trascurato. Fondata alla fine del Quattrocento in seguito a un miracolo, non fu voluta da papi o nobili, ma dal popolo lavoratore. La chiesa nacque infatti grazie a una confraternita riconosciuta da Alessandro VI nel 1492 e successivamente divenuta Arciconfraternita sotto Sisto V nel 1588. Nei secoli, la chiesa fu arricchita da 13 Università delle Arti e Mestieri, corporazioni di lavoratori come pizzicaroli, ortolani, fruttaroli e molinari. Ogni corporazione contribuì con decorazioni e opere d’arte, testimoniando l’identità artigiana e commerciale di Trastevere. Simboli come polli, spighe e pesci ornano ancora oggi l’edificio, che ospita anche un singolare tacchino di legno donato nel Seicento. L'architettura della chiesa porta la firma di Guidetto Guidetti, allievo di Michelangelo, mentre la facciata è opera del Vignola. Nel corso del tempo, la chiesa subì devastazioni, ma fu restaurata a partire dal 1984 grazie all’intervento del Ministero dei Beni Culturali. Ogni ottobre, la festa di Santa Maria dell’Orto celebra l’eredità delle corporazioni, con la distribuzione simbolica di mele benedette. Oltre al valore artistico, la chiesa ha avuto un ruolo nel cinema: qui sono state girate scene di celebri film, tra cui “Roma città aperta” di Rossellini.