Roma, il mio posto felice

C’è un luogo in cui il tempo sembra fermarsi, ma il cuore batte più forte: per me, quel posto è Roma. Non importa quante volte ci sia stata, ogni volta che torno è come rientrare in un abbraccio familiare, uno di quelli che ti fanno sentire al sicuro anche nel caos di una grande città. Il mio rituale inizia sempre allo stesso modo: con una passeggiata attorno al Colosseo. Ogni volta mi sorprende quanto sia maestoso, silenzioso e presente, nonostante il via vai costante di persone e macchine. Camminargli intorno mi dà un senso di pace difficile da spiegare – è come se la sua storia antica mi ricordasse che tutto passa, ma qualcosa di profondo resta. Mi piace sedermi su una panchina lì vicino e lasciarmi scaldare dal sole, immaginando le voci e i passi di chi è passato lì secoli fa. Dopo il Colosseo, mi incammino verso Villa Borghese, il cuore verde di Roma, un parco che è un mondo a parte. Adoro perdermi nei suoi viali, camminare senza una meta precisa, lasciandomi guidare solo dal canto degli uccelli e dal fruscio delle foglie. Tra gli angoli nascosti che preferisco, c’è l’orologio ad acqua: un piccolo miracolo di ingegneria e poesia, costruito nel 1873. Vederlo ancora funzionante, immerso nel verde, con le sue lancette che scorrono silenziose mosse dalla forza dell’acqua, è per me un momento di pura magia. Ogni volta mi fermo ad ammirarlo come fosse la prima volta. La mia giornata nel “posto felice” di Roma si chiude sempre nello stesso modo: al lago di Villa Borghese. Mi siedo sulla riva, guardo le barche scivolare lente sull’acqua e ascolto il silenzio interrotto solo dal rumore dei remi e dal canto dei passanti felici. Davanti al Tempietto di Esculapio, tra riflessi e luce dorata, mi sento in pace. Roma per me è questo: un insieme di storia, bellezza e momenti sospesi. Un posto che sa sempre come accoglierti, senza bisogno di parole. E ogni volta che ci torno, è come tornare a casa