Pubblicata il: 5 Dicembre 2023
IL RUM DI MADEIRA PT.1 🥃
0 Reazioni
0
732
IlNomadediVino
Esperienze
0
Followers
0
Seguiti
0
Info utili
EcoKuriU
Scopri i bollini Eco

Link utile
Descrizione
Il nostro recente viaggio a Madeira ci ha permesso di scoprire un prodotto che, ad essere sinceri, non ci aspettavamo: il rum. Dopo aver approfondito il tema relativo al Madeira ed alle cantine dell’isola, siamo dunque partiti per questa interessante missione: conoscere il rum madeirense, che ha visto aumentare notevolmente il suo appeal e la sua fama negli ultimi anni tra i rum lovers di tutto il mondo. 𝐋𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐮𝐦 𝐚 𝐌𝐚𝐝𝐞𝐢𝐫𝐚 La canna da zucchero è coltivata a Madeira da circa sei secoli, e venne importata nientemeno che dalla Sicilia per ordine del Principe Enrico il Navigatore. Ovviamente la pianta trovò di suo gradimento queste nuove latitudini, e già alla fine del XV secolo Madeira era una tra le principali produttrici di zucchero di quel periodo. Le conquiste coloniali portoghesi in Sudamerica fecero in modo che le tecniche e la coltivazione della canna da zucchero venissero esportate con successo, specialmente in Brasile. Un successo che fu la rovina per le aziende dell’isola di Madeira, prese in contropiede dai bassi costi dello zucchero brasiliano che per oltre un secolo (XVII e XVIII secolo) divenne l’esportatore principale dell’ “oro bianco” (come veniva definito allora lo zucchero). 𝐈𝐥 𝐑𝐮𝐦 𝐓𝐨𝐮𝐫 𝐖𝐢𝐥𝐥𝐢𝐚𝐦 𝐇𝐢𝐧𝐭𝐨𝐧-𝐄𝐧𝐠𝐞𝐧𝐡𝐨 𝐍𝐨𝐯𝐨 La distilleria William Hinton nasce nel lontano 1846 dalla volontà dell’omonimo fondatore, già grande coltivatore di canna da zucchero. La produzione di rum va alla grande, ma nel corso degli anni nascono dissapori tra la famiglia, inglese, ed i politici locali. Dissapori che culmiano con la chisura dell’azienda nella seconda metà degli anni ottanta del Novecento. Gli anni passano, i governi pure e nel 2006 gli eredi della famiglia Hinton riaprono i battenti della distilleria, recuperando botti e alambicchi della precedente gestione. Oggi William Hinton è una delle più grandi ed importanti distillerie dell’isola, e riesce a mantenere la produzione ancora ad un sistema semi-artigianale. Possiedono tre alambicchi, uno continuo per i rum “base” e due discontinui in serie per quelli di categoria superiore, ideali per l’affinamento in botte. Botti rigorosamente di rovere francese e che prima erano utilizzate per altre destinazioni: Sauernes, Madeira e Amarone per citarne alcuni. Siamo stati fortunati perché questo (Marzo-Aprile) è il periodo della raccolta della canna da zucchero; mentre visitavamo le cisterne i fermentazione, sono arrivati un paio di camion con 20 tonnellate di canna d zucchero ciascuno che sono state immediatamente portate al macero per estrarne il succo. La degustazione ha coinvolto la maggior parte della produzione, partendo dagli “entry level” per salire mano mano verso quelli più evoluti, il cui affinamento in botte ha dato una struttura più morbida e profumi più complessi.
Consigli utili
Necessaria la prenotazione
IlNomadediVino
Esperienze
0
Followers
0
Seguiti
0
Info utili
EcoKuriU
Scopri i bollini Eco

Link utile