Alla scoperta di Cison di Valmarino 🔎🍃

Questa volta sono andata un po’ fuori dai miei schemi… 🌿 Sono andata alla scoperta di Cison di Valmarino, un piccolo angolo di paradiso nel cuore della Marca Trevigiana 🏞️: non sono solo andata alla scoperta di questo paesino, ma mi sono anche addentrata nella natura circostante, sperimentando un percorso di trekking adatto anche a una persona poco esperta come me 🥾. 𝗖𝗶𝘀𝗼𝗻 𝗱𝗶 𝗩𝗮𝗹𝗺𝗮𝗿𝗶𝗻𝗼 è uno dei punti di partenza più gettonati per escursioni e passeggiate nella suggestiva area prealpina della Marca Travigiana 🚶‍♀️. Principalmente, da qui si snodano due percorsi, Percorso delle Fate e Via dell'Acqua 💧: io ho scelto il secondo itinerario, erano state così tante persone a consigliarmi di andare qui, che non potevo non provare! Aspettative pienamente rispettate: è stato un percorso bellissimo, ricco di meraviglie naturalistiche… e storiche 🏰. 📏𝗞𝗺: 𝟱.𝟱 ⏳𝗧𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮: 𝟯𝗵 📈𝗗𝗶𝘀𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼: 𝟮𝟬𝟯 𝗺𝘁 👌𝗗𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁à: 𝗙𝗮𝗰𝗶𝗹𝗲 🚫𝗣𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗴𝗶𝗻𝗼/𝗖𝗮𝗿𝗿𝗼𝘇𝘇𝗶𝗻𝗮: 𝗡𝗼 Il percorso di 𝗩𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗰𝗾𝘂𝗮 è un percorso ad anello che attraversa Cison di Valmarino e i territori prealpini circostanti costeggiando il Rio Rujo 🌀. Arrivati a Cison, abbiamo lasciato l'auto vicino a Castelbrando: è il punto più comodo per parcheggiare 🅿️. Scarponi ai piedi e si parte 🚶‍♂️. Il percorso passa, inizialmente, proprio attraverso il cuore del borgo, tra casupole in pietra, vicoletti ed edifici medievaleggianti - Cison di Valmarino è stata costruita in epoca medievale 🏰. Non appena superata la chiesa del paese, siamo stati accolti dalle prime cascatelle del Rio Rujo, un preludio perfetto a quello che sarebbe stato il leitmotiv della nostra escursione: l'acqua, in ogni forma 💦. D’altronde, se si chiama Via dell’Acqua, c’era da aspettarselo… ahah 😄 Iniziando la Via dei Mulini, il percorso si è trasformato, guidandoci tra strade asfaltate che si alternano a lastricate, e infine a sentieri sterrati che si snodano tra le case e la natura circostante, tra piccole salite, sculture nascoste nella vegetazione, ponti in legno e cascate e ruscelli 🌉. Vi consiglio di seguire i cartelli 𝗖𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘃𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲, in questo modo abbiamo scoperto angoli di questo percorso che probabilmente sarebbero rimasti nascosti. Poi, arrivati al giro di boa, si torna indietro! Il tratto finale, la salita verso Castelbrando, è stato l'unico momento in cui il percorso si è fatto leggermente più impegnativo, ma la promessa di una vista mozzafiato dal castello e la discesa in funicolare hanno reso ogni passo valevole della fatica 🚠. Dopo un bel tè da Biorka, ce ne siamo tornati a casa, stanchi, ma con la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza naturalistica pazzesca! 😍