Un Viaggio tra Spezie e Tradizioni da Le You a Udi

Ci sono ristoranti che ti fanno sentire come se stessi viaggiando senza dover passare attraverso il check-in in aeroporto, e poi c’è Le You, un piccolo angolo di Etiopia e Eritrea a Udine. Se pensi che la città non abbia molto da offrire quando si parla di cucina etnica, beh, preparati a ricrederti. Questo posto non è solo un ristorante, è una porta aperta su un mondo fatto di **spezie**, **aromi** e **piatti che raccontano storie**. Ed è pure un’ottima scusa per lasciare da parte le posate, in favore di mani che si uniscono in un’esperienza culinaria da veri intenditori. Ora, come vegetariana, ammetto che il rischio di finire in un posto dove ti danno un piatto di riso con un paio di verdure scelte con lo stesso amore con cui si sceglie un calzino da abbinare alla giacca (non che abbia mai visto un ristorante fare questo, ovviamente) è sempre dietro l’angolo. Ma Le You è tutta un'altra storia. Qui, il **cibo vegetariano** non è solo un ripiego, è **protagonista**. A partire dall’**injera**, quel pane spugnoso e leggero che ti fa dimenticare il concetto di "piatti" e ti invita a mangiare con le mani, proprio come vuole la tradizione. Combinato con piatti di **lenticchie**, **verdure stufate** e **shiro** (un delizioso stufato di ceci con spezie), il mio cuore vegetariano è stato conquistato senza riserve. Mentre io, con la mia inconfondibile predilezione per il verde, mi deliziavo con la bontà dei piatti a base di legumi e verdure, i miei amici non vegetariani non sono stati di certo delusi. Tra **wot di pollo** e **manzo stufato**, il profumo che riempiva la stanza era irresistibile, e ti posso garantire che, mentre io esploravo il mio piatto con tanto di injera e lenticchie, nessuno di loro si è fermato a guardarmi con aria di “sì, ma manca qualcosa”. No, il cibo era talmente saporito che persino i più carnivori hanno lasciato il piatto vuoto. D'altronde, **Le You** non è il solito ristorante etnico che si perde in piatti insipidi e tristi: ogni piatto ha personalità, e ogni spezia racconta una storia. Ah, e parliamo del t'ej, il vino al miele che, sebbene non l'avessi mai assaggiato prima, mi ha fatto capire quanto possa essere dolce la vita. Un bicchiere in mano e mi sentivo già in viaggio verso un posto dove il tempo rallenta, l’atmosfera è calda e accogliente, e l’unica cosa che conta è mangiare e condividere. Un po’ come quando ti senti a casa, ma con qualche spezia in più.